di Fabio Arangio
Il Marrone Manaresi: l'equilibrio nel caffè che diventa perfezione
C'è qualcosa di eccezionale quando un'azienda rimane fedele a se stessa per oltre 120 anni. E lo è ancora di più quando riesce a mantenere l'essenza dei suoi prodotti nel tempo, nonostante i tanti cambiamenti imposti dal tempo, dalle mode (e dalle sue tentazioni...) e dai mercati.
Le tre miscele storiche di caffè Manaresi
Provo sempre un senso di sorpresa e orgoglio nel rendermi conto che continuiamo a produrre tre miscele di caffè, denominate Rosso, Marrone (o Super Bar) e Oro, che corrispondono a "La Prima", "La Seconda" e "La Terza", le storiche miscele di caffè Manaresi.
Ad oggi, in azienda, le chiamiamo ancora così. Quando arrivo in azienda e vado alla macchina dell'espresso per prepararmi un caffè, c'è sempre un barattolo con l'ultima tostatura e, se chiedo di quale miscela si tratti, mi sento spesso rispondere "La Prima" o "La Seconda"... Già, proprio come un tempo!
Il segreto del nostro caffè
Leonardo è il nostro torrefattore. Leonardo è la ragione per cui il nostro caffè - inutile negarlo - è speciale. La sua esperienza, la sua dedizione e la sua sensibilità sono alla base dell'equilibrio del nostro caffè. Cambiano le mandate di caffè crudo, cambiano le condizioni di umidità e temperatura che tanto influiscono sulla resa e riuscita della miscela, eppure Leonardo riesce sempre a trovare l'aggiustamento nella miscela e nel tempo di tostatura per mantenere le caratteristiche distintive di ciascuna.
Qui di seguito un'intervista al nostro torrefattore Leonardo, a cura di Assicoop Toscana.
Il Marrone: la mia miscela preferita di caffè Manaresi
Inevitabilmente, tutti abbiamo il nostro gusto personale e le nostre preferenze. Specialmente nella degustazione del caffè, un prodotto con infinite sfumature organolettiche che mi piace, in un certo senso, accostare alla cultura del vino e dell'olio, quintessenza della nostra toscanità. Riuscire a ottenere un equilibrio tra forza, acidità e aroma è un'arte, e io la ritrovo nella sua migliore espressione nella miscela Marrone, il Super Bar, o, se preferite, "La Seconda".
Il Marrone Manaresi: sinergia organolettica di arabica e robusta
Il Marrone Manaresi ha una prevalenza di arabica corretta da una buona percentuale di robusta di altissima qualità, proveniente principalmente dal Sud dell'Asia.
La miscela è composta da 60% arabica e 40% robusta, con un 10% di variabilità, perché il torrefattore deve avere il margine per poter aggiustare la miscela e correggerla laddove spunta una punta di acidità di troppo o manca qualcosa.
Il Marrone riesce a offrire l'aroma dell'arabica, mitigando la sua naturale acidità. Il suo retrogusto rimane piacevolissimo, a differenza di altri caffè, come ad esempio i monorigine, che tendono a far emergere un'acidità e un'asprezza al palato dopo la degustazione non sempre gradevole.
Ma è un equilibrio che si riflette in ogni aspetto del caffè, compresa la sua presentazione nella confezione - appunto - Marrone, con quel punto di marrone intenso tendente al rosso che la contraddistingue e raggiunge a livello cromatico un perfetto equilibrio.
Equilibrio: la parola chiave del Marrone Manaresi
Ed equilibrio è il termine e il concetto che mi piace accostare a questa miscela che, oltre a essere la mia preferita sia per espresso sia per moka, è anche molto apprezzata dai nostri clienti, sia in Italia sia all'estero.